certified climber beeclimber
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Bel tiro caratterizzato da un intenso bloccaggio nella sezione iniziale. Riposo totale per poi affrontare gli ultimi movimenti in placca tutt'altro che banali. Insieme alla Mamma degli strapiombi può essere considerato il 7a di riferimento del settore. La via presenta alcune prese scavate.

Alice Bracco sulla Fessura della disperazione 6b+

Adam Galvagni su Nimbus 7a

Cristian Bubani scala 9th power

E (forse) al 22 tentativo sono passato. Non, però, nella maniera in cui l’avevo provata le altre 21 volte. Ma questi sono dettagli! Via i Tedeschi, gran bella linea della Classica, giusto alla destra di sua maestà Befana. Partenza subito cattiva con un bell’allungo da un rovescio bidito di sinistro, poi un’uscita dal bombè su due tacche da accoppiare di dimensioni infime. Placca non difficilissima, ma con un passaggio a metà che è “lecito” sbagliare… Non credo sia molto ripetuta, anche perché è il tipico 7a+ che a Lumi ha questo grado, ma che in altre falesie acquista tranquillamente una lettera. (nella foto Francesco Sauro)

In questo luogo Andrea Lunardi scala in un luogo molto curioso, si tratta del Lago di Agaro in Valle Antigorio, una trasversale della Val D’Ossola in provincia di Domodossola, regione Piemonte. Questo posto è molto particolare perché da come si evince dalla foto la roccia ha una conformazione stratificata molto particolare, unica anche nella zona. La Via si chiama “Molte vie molti maestri” e questa che vedete è la fantastica fessura del terzo tiro. Davvero una chicca! Peccato solo per gli spit che in una fessura simile si sarebbero potuti evitare ma non facciamo i polemici, sicuramente lo rendono un itinerario molto più fruibile!

Un palcoscenico naturale!

Nicola Pasti scala "Orient express" 7b; foto di Nicola Micheli.

Francesco Zurlo su "Mantanavai" 8a+.

Ettore DI Matteo scala "Stricnina" 7c.

Samuel Scotton scala "Anima nera" 7b. Foto di Andrea Aiello.

Nicola Gasparre scala "Il falco" 8b (Piardi).

Claudia Sala in Val di Mello, "Tetto di filorera" 6c+.

Brentino classica – Ladro di Bagdad 7a

Cima della Madonna, Spigolo del velo

Spigolo di Ferrante, Sperlonga

Piastrine selvagge - Brentino classica

Non vedo l'ora di perdermi ancora in questi colori!

Supino Bassa è la parete di calcare grigio, giallo e rosso, che si erge a destra della Fonte dei Canali, dove è possibile bere acqua fresca potabile e parcheggiare. Le placche sono piene di fessure e tacche che richiedono tecnica, forza e resistenza. Supino Bassa è la più frequentata perché è quella con il maggior numero di vie. Attenzione: poiché in cima a questa falesia c'è un pendio pieno di sassi, dove passano ogni tanto delle mucche, a volte capita che ne cada giù qualcuno!

Giusto qualche nota tecnica: – avvicinamento: dal parcheggio del Santuario dirigersi verso il cancello che dà accesso alla grotta. Si raccomanda vivamente di pagare l’obolo. Il Turco ne sarà contento. Scendere i gradini, portarsi sulla sx della grotta dove si trova la prima sosta; – via: traversare per 180 metri verso dx. Al terrazzo della via Beatrice tocca scegliere. O si torna indietro, e allora traversare 180 metri verso sx, oppure si sceglie una via verso l’alto. Ampia gamma. Da Beatrice, alla Croce del Sud, a Leonardo, fate vobis. Terza opzione sarebbe via mare, ma è poco chiodata. Eventualmente portare un set di boccagli (raddoppiare il rosso) e una maschera. Chiodi non necessari. – ritorno: se avete scelto la seconda alternativa (consigliata), andare verso la macchina!